martedì 23 marzo 2010
venerdì 12 febbraio 2010
RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE - Ospedale E. Morelli

Gruppo Consiliare di Minoranza
“
23035 Sondalo (SO)
OGGETTO: Richiesta convocazione consiglio comunale ai sensi dell’art. 43 comma 1 e art. 39 dlgs 267/2000 per relazionarsi con i gruppi di minoranza ed informare la cittadinanza sull’evoluzione del Progetto di Autonomia Ospedale Morelli
IL GRUPPO DI MINORANZA CONSIGLIARE “LA SVOLTA”
Premesso che il giorno 10.09.2009 è stato indetto un consiglio comunale urgente e straordinario per approvare un documento pro “progetto di legge autonomia Morelli per Sondalo”;
che il 17.09.2009 la terza commissione regionale si è riunita presso l’Ospedale Morelli;
che nonostante il suggerimento in sede di commissione consigliare del sig. Baldaccini capogruppo di minoranza di “Progetto Sondalo”, di integrare l’ordine del giorno inerente il consiglio comunale del 25.09.09 con la relazione sull’andamento dell’incontro svoltosi presso l’ospedale, ha ritenuto di non dover provvedere ufficialmente;
che nel consiglio comunale del 27.11.09 a seguito di puntuale interpellanza presentata dal nostro gruppo consigliare (in data 08.10.2009) sono state fatte affermazioni sullo stato di evoluzione dell’iter inerente il Progetto di autonomia;
che nello stesso consiglio comunale il Sindaco nonché l’assessore alla sanità davano comunicazione dell’imminenza di una convocazione di seduta consigliare ad “hoc” per presentare il “nuovo” documento elaborato dalla commissione istituita dall’Assessore regionale alla sanità e dal Presidente della Provincia di Sondrio e successivamente approvato dall’assemblea dei sindaci provinciale, di cui il Sindaco di Sondalo è vice presidente;
Considerato che a seguito di comunicazione al nostro gruppo per le vie brevi del Sindaco (telefonica), è stato rinviata detta seduta a data immediatamente successiva al periodo natalizio “in attesa di comunicazioni in merito da parte dell’Assessore Regionale”;
Tenuto conto che alla data odierna nulla più è stato detto, nè scritto, da parte del gruppo di maggioranza ed il Consiglio comunale “promesso” deve essere ancora indetto;
Valutata l’importanza dell’argomento in oggetto, per il tessuto socio-culturale ed economico del comprensorio;
CHIEDE
ai sensi dell’art.nr. 43 comma 1, e art. 39 del d.lgs. 267/2000 la convocazione del Consiglio Comunale
1) Progetto di Autonomia Ospedale Morelli
2) Nuovo documento sul Presidio Ospedaliero Morelli redatto dalla Provincia e in premessa citato.
Nicola Amato
Angela Castelli
Fabio Ricetti
giovedì 24 dicembre 2009
BUON NATALE da "La SVOLTA"
domenica 6 dicembre 2009
IL CROCIFISSO SIMBOLO DELL'UNITA' DELLA PATRIA

Dunque, parto da un presupposto decisamente elementare: la scuola, per sua definizione, dovrebbe rappresentare il primo centro di formazione delle generazioni più giovani e quindi, in quanto tale, dovrebbe costituire il primo luogo in cui a bambini e ragazzi vengano mostrati e comunicati eventi e principi fondanti e fondamentali della storia della nazione. Ora, è chiaro che per fare sì che i giovani comprendano appieno il valore e l'assoluta importanza della conoscenza dei principi che uniscono l'intero popolo italiano, sia decisamente non trascurabile il discorso che riguarda il ricordo perenne e costante degli ideali che animarono il processo risorgimentale. E quale miglior simbolo dell'Unità se non il Crocifisso? So che la connessione tra i due argomenti potrebbe non apparire chiara, ma basterebbe valutare con maggiore attenzione le tappe della maturazione ideologica di quel periodo per rendersi finalmente conto di come sia impossibile per l'Italia rinunciare ad un simbolo tanto importante per l'unità del suo popolo.
Durante i primissimi anni dell'800 infatti, noi vediamo come i teorizzatori degli ideali risorgimentali abbiano attinto, per dare consistenza e maggior efficacia alla loro azione e per fare sì che la loro predicazione raggiungesse tutti i livelli della società, a tradizioni quanto più familiari per il popolo italiano, che allora non era ancora riconosciuto ufficialmente ma che esisteva ormai da secoli, a principi e valori quanto più vicini al sentimento e alla coscienza della gente comune. Uno di questi elementi era ovviamente rappresentato dalla tradizione cristiano-cattolica.
Tuttavia il discorso concernente il carattere di assoluta centralità di questo principio, non riguardava solo e soltanto la scontata esaltazione dell'importanza dell'esistenza di una tradizione religiosa comune a tutti gli abitanti della Penisola, né la sottolineatura della funzione sociale che l'istituzione ecclesiastica aveva esercitato nel corso dei secoli. La questione riguarda se mai l'accostamento che i teorizzatori dell'ideologia risorgimentale svolgevano tra il simbolo per eccellenza della cristianità con uno degli elementi più importanti della retorica unitaria, ovvero il Cristo e gli eroi nazionali. Partendo dalla constatazione del fatto che durante ogni celebrazione religiosa, dell'epoca ma anche di oggi, il momento più significativo e misticamente più intenso era quello del ricordo del sacrificio compiuto dal Figlio di Dio per la redenzione degli uomini, i primi ideologi del Risorgimento puntarono sull'esaltazione del sacrifico compiuto dai martiri patrioti in favore della causa di unificazione. E siccome il sacrifico del Cristo non aveva solo una funzione salvifica ma anche pedagogica, poiché con questo gesto Egli intendeva mostrare a chi lo avrebbe seguito quale sarebbe stata la strada da percorrere per raggiungere la salvezza, allo stesso modo il sacrificio degli eroi nazionali avrebbe dovuto indicare a tutti gli Italiani la via da intraprendere per giungere al riscatto dell'onore perduto della Patria. Così come il sangue di Cristo lavò l'animo umano dalla macchia del peccato, allo stesso modo il sangue dei martiri italiani avrebbe lavato via l'onta del disonore che la Nazione, durante secoli di guerre fratricide e lotte intestine, aveva accumulato. Infine, come nella storia del Redentore, anche in quella dell'Italia troviamo l'elemento del tradimento: così come senza il tradimento di Giuda non vi sarebbe stato il sacrificio di Cristo, allo stesso modo senza i traditori della Patria, ovvero chi nel corso dei secoli si era venduto allo straniero per ottenere appoggio nella propria lotta contro i fratelli italiani, non vi sarebbe stato il sacrificio degli eroi nazionali per la cancellazione del disonore.
Dunque ogni qual volta noi alziamo gli occhi verso il Crocifisso possiamo non soltanto renderci consapevoli dello sconfinato amore di Dio disposto a sacrificare il suo Figlio Unigenito per la salvezza delle sue creature, ma possiamo anche ricordare chi, come Cristo, si dimostrò disposto a sacrificare la propria vita per amore e, nel caso dei martiri nazionali, per amore della Patria e dei suoi figli. Un simbolo quindi, il Crocifisso, utile a ricordare la sofferenza, il dolore ma anche l'orgoglio e l'immenso amore propri di chi, per gli altri, fu disposto a dare la vita. E quale miglior luogo per ricordare costantemente lo sconfinato valore del sacrificio compiuto dai Padri della Patria se non la scuola?
lunedì 14 settembre 2009
PROPAGANDA MORELLI

La richiesta di approvare un documento da presentare alla III Commissione ci trova contrari per queste ragioni:
- Questo non è null’altro che un documento politico da campagna elettorale, Lei è stato eletto e la campagna elettorale è finita!
- Lei ha accettato, e fortemente voluto, il sostegno-consulenza di un assessore esterno, perchè nelle sedi istituzionali lo stesso avrebbe saputo districarsi portando avanti il Progetto di legge di iniziativa popolare per l’istituzione dell’Azienda ospedaliera Morelli di Sondalo. Ebbene ora forte di questa alleanza “si dia da fare” NELLE SEDI ISTITUZIONALI DOVE SI PRENDONO LE DECISIONI!!!
- Il 29 luglio ‘09 il Consiglio regionale Le ha confermato la visita della III Commissione al nostro Ospedale; l’eventuale tempo per ricevere appoggi di condivisione con altre Istituzioni (Comuni e Comunità montane) c’era, riteniamo comunque che abbia lasciato passare troppo tempo prima di chiedere la condivisione da parte di altre Istituzioni.
- Lei ha chiesto che la III commissione venisse a Sondalo, Lei ha l’onore e l’onere di parlare con alcuni membri del Consiglio regionale, con il Presidente della Provincia e il Presidente della Conferenza dei Sindaci della provincia di Sondrio.
- Lei, senza inutili ulteriori elaborazioni di documenti che non sono altro che fumo politico, dovrà rendere conto ai cittadini di Sondalo delle azioni istituzionali che verranno messe in atto.
- Lei, Sindaco di Sondalo, forte del risultato elettorale conquistato, ha il dovere di “battere i pugni sul tavolo di lavoro” come Lei stesso ha affermato, più volte, alla stampa!
- Come da Lei insistentemente ripetuto in sede di Consiglio comunale … la campagna elettorale è finita, quindi…….. basta carta, basta propaganda politica, basta ricerca di sostegni e condivisioni: ora i Sondalini vogliono i fatti!
- Riteniamo un tradimento verso i Nostri elettori approvare un documento che non è altro che il cavallo di battaglia della campagna elettorale della Sua lista “Obiettivi in comune”.
- A nostro giudizio un’Amministrazione pragmatica avrebbe il dovere di verificare, anche tramite uno studio di piano industriale, quali siano le prospettive finanziarie, di investimento, funzionamento e rilancio collegate al progetto di legge (costi benefici – piano di investimento e rilancio) in modo che tutti, e dico tutti, possano avere un quadro complessivo, in caso di accoglimento della proposta di legge, di quale potrebbe essere il futuro dell’ospedale Morelli.
- Ci sembra limitativo per l’amministrazione comunale legarsi mani e piedi ad un’unica soluzione per il futuro dell’azienda ospedaliera, Lei ha il dovere di esaminare, trovare, cercare ed elaborare più soluzioni di rilancio, collegate alle opportunità finanziarie comunitarie e delle politiche regionali, concordandole e discutendole con le istituzioni che governano il paese.
Stando a quanto sopra esposto, il gruppo consigliare di minoranza “La svolta”, si asterrà dall’approvazione del documento presentato.
Caro Sindaco ci consenta di chiudere l’intervento citando un famoso giornalista del nostro tempo Gigi Marzullo…….”I sogni aiutano a vivere, e nel suo caso a vincere le elezioni, ma fare politica è un’altra cosa”.
Sondalo, 10 settembre 2009
lunedì 31 agosto 2009
Considerazioni in merito al consiglio comunale del 26 agosto 2009

COMMEDIA ALLA...SONDALINA
(Decretino) (Sondalino) nr.1
“IN DEMOCRAZIA: io comando e faccio ciò che voglio!!!”
L’arsura maturata nel deserto di un lungo estenuante, logorante, silenzio è sfociata nel nulla delle poche parole dell’Egr. Sig. SINDACO in quanto "CHI COMANDA FA CIÒ CHE VUOLE……."
Forse il sindaco e l’intero gruppo di maggioranza si attendevano un atteggiamento decisamente più arrendevole e accondiscendente da parte nostra sottovalutando che i cinque consiglieri di minoranza rappresentano il 59% dei Sondalini, e quindi la stragrande maggioranza della popolazione.
L’allegra compagnia di maggioranza , certamente, è rimasta stupita dall’accuratezza con cui i due gruppi di opposizione hanno analizzato, valutato e minuziosamente commentato le decisioni assunte dalla giunta per il governo del paese. Che si attendessero o desiderassero, una minoranza rigidamente allineata alle silenziose imposizioni del gruppo vincente??? !
Ecco spiegati allora i numerosi momenti di nervosismo manifestati dall’Egr. Sig. Sindaco, i quali stridono parecchio con quanto da egli affermato, proprio durante il consiglio, nel preambolo alla presentazione delle linee programmatiche dell’azione di governo: …………………………CITTADINIIII!!!!! :…………………………….